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Gran Pavese Rossoblù 2025, conferite le onorificenze

Si è tenuta nella mattinata di sabato 11 ottobre la Cerimonia di conferimento del Gran Pavese Rossoblù 2025. L’onorificenza viene attribuita in occasione della festa del Santo Patrono a personalità e realtà del mondo associativo che si sono distinte nel dare lustro alla città di San Benedetto

La cerimonia, presieduta dal sindaco Antonio Spazzafumo alla presenza dei membri della Commissione Gran Pavese, e delle autorità civili e militari, è stata come ogni anno un’occasione capace di attrarre numerosi cittadini convenuti nella sala consiliare del civico Municipio per condividere questo momento di celebrazione. Come ogni anno, inoltre, ha partecipato anche una delegazione di cittadini in rappresentanza della Città di Viareggio, gemella di San Benedetto, che ogni anno partecipa alle celebrazioni per il Santo Patrono.

I premiati di quest’anno, con le relative motivazioni di attribuzione del Gran Pavese Rossoblù, sono stati:

Giancarlo Brandimarti: intellettuale di grande sensibilità culturale, ha abbinato la professione di stimato docente alla passione per la valorizzazione e la divulgazione del vernacolo. Protagonista da anni delle scene teatrali locali, nel suo ruolo di presidente della compagnia teatrale “Ribalta Picena” e di protagonista di pubbliche letture si spende costantemente per la diffusione della conoscenza della lingua vernacolare trasmettendone il valore anche alle nuove generazioni.

Romolo Bugari: pattinatore di eccelse qualità, ha conquistato titoli nazionali, europei e mondiali nel corso di una prestigiosa carriera sportiva che ha più volte proiettato il nome di San Benedetto su scala internazionale. Fondatore e poi presidente di una gloriosa società di pattinaggio, ha messo a frutto la sua esperienza nell’hockey trascinando la squadra cittadina a conquistare numerosi successi. Divenuto dirigente federale degli sport rotellistici con incarichi a livello europeo e mondiale ha portato in città eventi di grande caratura regalando ulteriore prestigio e notorietà alla sua Città natale.

Martina Capriotti: sambenedettese con il mare nel sangue, ha saputo trasformare quest’innata passione nella professione di biologa marina che, nonostante la giovane età, le sta già regalando innumerevoli soddisfazioni a livello nazionale e internazionale. Divulgatrice scientifica, ricercatrice pienamente inserita nel contesto accademico, ha valorizzato la città natale e le sue bellezze marine grazie alla competenza e a un’innata empatia che hanno catturato l’interesse di mezzi di comunicazione di livello mondiale.

Caritas di San Benedetto del Tronto: insostituibile presenza nel tessuto sociale cittadino, opera in silenzio a favore delle persone in difficoltà mettendo a disposizione servizi e professionalità indispensabili per restituire dignità e futuro e chi rischia l’emarginazione. Prezioso supporto per le pubbliche istituzioni, costituisce un presidio irrinunciabile per mantenere la coesione sociale e offrire una prospettiva di crescita alla comunità locale.

Filippo Palestini: uomo di mare sin dalla più giovane età, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità fino ad assumere il comando di numerose navi durante la grande stagione della pesca oceanica. Ha poi saputo utilizzare il grande patrimonio di conoscenze acquisito promuovendo l’unione dei pescatori e la rivendicazione dei diritti della categoria fondando e guidando diverse cooperative di settore.

Ornella Vallesi: donna di grande coraggio e indomita passione, ha saputo trasformare il dolore e la fatica di chi affronta la malattia in energia vitale che ha profuso e profonde senza risparmio per rivendicare i diritti dei malati combattendo grandi battaglie di civiltà per i diritti dei pazienti oncologici.

“Il Gran Pavese Rossoblù – ha detto il sindaco Antonio Spazzafumo nella sua introduzione alla cerimonia – è un’onorificenza che ha lo scopo di ricordare quante persone capaci, preparate, valide abbiano speso tanta parte della loro vita per il bene e il progresso di questa comunità. Non è un caso che questo momento sia inserito nelle celebrazioni in onore del nostro patrono San Benedetto. In questa sala abbiamo ascoltato, dalla viva voce dei protagonisti, storie di carriere fantastiche e di lavoro oscuro, di grandi ribalte e di direzioni solitarie e contrarie. Quello che arriva dai nostri premiati è l’invito a non fermarsi mai, a considerare importante non tanto un traguardo ma un cammino. Un cammino che passa anche da soste improvvise, errori di percorso, cambi repentini di direzione. Noi sambenedettesi siamo cresciuti grazie a figure e realtà come quelle che abbiamo premiato in passato e che premiamo oggi, che quotidianamente ci hanno arricchito con il loro impegno concreto, la loro sincera generosità, il loro grande talento e il loro prezioso operato”.

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Ufficio Stampa del Comune di San Benedetto del Tronto

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