La sala consiliare ha accolto nella mattinata di sabato 20 dicembre autorità civili e militari, rappresentanti di associazioni combattentistiche e d’arma, cittadini che hanno voluto incontrare e salutare l’ammiraglio di squadra Giacinto Ottaviani, Direttore Nazionale degli Armamenti, che ha ricevuto dalle mani del Commissario prefettizio Rita Stentella il premio Truentum, massima onorificenza cittadina.
Ad allietare la cerimonia la violinista Erika Vagnoni che ha intrattenuto il pubblico con intermezzi musicali costituiti da brani di grande impatto, molto apprezzati dal pubblico.
Nel suo indirizzo di saluto, la dr.ssa Stentella, nel ricordare le tappe della prestigiosa carriera dell’ammiraglio Ottaviani fino al massimo grado degli ufficiali della Marina Militare, ha sottolineato come egli, nonostante la carriera lo abbia ben presto portato lontano dalla città, non solo non abbia mai spostato la sua residenza anagrafica ma abbia fatto in modo che la sua famiglia continuasse a vivere a San Benedetto. “Una scelta di tal genere – ha detto – non si compie a cuor leggero perché inevitabilmente comporta dei sacrifici. Ma se lo ha fatto è perché, ritengo, abbia voluto mantenere un legame d’affetto con la sua città”.
Nel ringraziare la commissione aggiudicatrice e tutta San Benedetto per il riconoscimento ricevuto, l’ammiraglio Ottaviani ha ripercorso le tappe della sua giovinezza interamente trascorsa a San Benedetto fino al diploma liceale, ha ribadito di sentirsi profondamente sambenedettese, ha sottolineato il valore che ha avuto per la sua vita professionale il legame con il mare costruito proprio nei suoi primi 19 anni di vita. Ha persino citato in vernacolo un passaggio della famosissima lirica di Bice Piacentini dedicata alla città.
Ottaviani ha poi fatto alcune riflessioni sul significato della leadership e sull’importanza di osservare alcuni principi fondamentali per chiunque si trovi a guidare un gruppo di persone come l’umiltà, l’ascolto, la condivisione. Un intervento molto apprezzato dal pubblico che gli ha tributato un lungo applauso.
Il finale della cerimonia è stato dedicato all’esecuzione, sempre da parte del maestro Erika Vagnoni, di “Nuttate de Luna”, inno della città, e di un medley di brani natalizi.
