Sono state presentate alla stampa locale le linee guida a fondamento della redazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile – PUMS, lo strumento strategico che servirà a definire e soddisfare i bisogni di mobilità delle persone e delle imprese in ambito urbano e periurbano. Alla conferenza, introdotta dal sindaco Antonio Spazzafumo, dall’assessore all’Urbanistica Bruno Gabrielli e dal dirigente dell’Area Urbanistica Giorgio Giantomassi, hanno preso parte anche l’assessore alle Attività Produttive Laura Camaioni e il personale dei Servizi comunali coinvolti, nonché i tecnici di Isfort, l’istituto di ricerca specializzato che ha ricevuto l’incarico di sviluppare il piano.
Le linee guida del PUMS, che saranno oggetto di analisi nel corso della commissione Urbanistica in programma lunedì 15 aprile all’Auditorium comunale, rappresentano il quadro conoscitivo di partenza, definito sulla base di dati raccolti negli ultimi mesi attraverso una consistente attività di ricerca, sia di natura istituzionale (elaborazione banche dati ISTAT, ACI, Regione Marche, ecc…), sia di diretta rilevazione sul territorio (indagini sui flussi di traffico), sia attraverso indicatori innovativi (come i dati derivanti dalle scatole nere delle auto e dai rilievi TomTom).
Molte quindi le analisi realizzate: dalle previsioni di nuovi attrattori di mobilità all’inquadramento territoriale e socio-economico, dallo studio dell’offerta di reti e servizi di trasporto alla domanda di mobilità da parte dei cittadini, fino alle criticità in termini di pressione ambientale e di sicurezza stradale.
Si procederà quindi allo sviluppo di un modello dei trasporti in grado di simulare lo stato attuale dei flussi di traffico e, di conseguenza, di valutare i futuri interventi che interesseranno il territorio cittadino.
Il progetto prevede 24 obiettivi da raggiungere – 7 in più rispetto a quanto richiesto dalle linee guida ministeriali – tra cui il potenziamento della mobilità elettrica e delle nuove forme di mobilità sostenibile, la promozione di una nuova cultura per la mobilità sostenibile e delle politiche di mobility management, la necessità di limitare ulteriore consumo di suolo, la promozione dell’integrazione del porto nel “sistema-città”, oltre a quelli prescritti dal Ministero stesso quali il potenziamento della sicurezza stradale e l’inclusione sociale.
Sono invece dieci le strategie sulle quali si svilupperanno le azioni del PUMS:
- Diffusione della cultura connessa alla sicurezza della mobilità;
- Promozione dell’accessibilità universale e dell’inclusività;
- Definizione di politiche urbanistiche, territoriali e di mobilità per l’attuazione del principio del “buon abitare” (qualità dello spazio pubblico);
- Valorizzazione di interventi infrastrutturali puntuali e mirati a servizio delle strategie di mobilità sostenibile e nella prospettiva di minor consumo possibile di suolo pubblico;
- Promozione di una struttura di collegamenti “a maglia”;
- Sviluppo della mobilità attiva pedonale e ciclabile;
- Integrazione tra i sistemi di trasporto finalizzata ad agevolare l’adozione di scelte multimodali da parte di cittadini e city users;
- Previsione di politiche incentivanti per favorire il processo di transizione energetica e lo sviluppo dei sistemi ITS;
- Promozione della city logistics;
- Sviluppo delle politiche di Mobility Management (campagne indirizzate a modificare le abitudini dei cittadini sui propri spostamenti).
Con le linee guida definite e un quadro conoscitivo di partenza ben chiaro, nei prossimi mesi l’attività sarà rivolta alla definizione delle singole azioni del PUMS e dell’annesso Biciplan con il coinvolgimento degli stakeholder del territorio. L’obiettivo è di arrivare all’approvazione del Piano in Consiglio comunale entro un anno.
“Il PUMS è uno strumento fortemente voluto dalla nostra amministrazione – ha detto il sindaco Antonio Spazzafumo – che avrà la funzione principale di tracciare la rotta da seguire sul lungo periodo per far fronte alle molte sfide che ci vengono poste dai cambiamenti climatici e dalla rapida evoluzione del settore turistico, nell’ottica di migliorare la qualità della vita nella nostra città e, in seconda battuta, ci aprirà la strada alla partecipazione a diversi bandi per intercettare finanziamenti utili a potenziare e a rendere più sostenibile San Benedetto”.
“Mi preme sottolineare – ha detto l’assessore all’Urbanistica Bruno Gabrielli – l’importanza della partecipazione di stakeholder e cittadini già in questa prima fase di raccolta dati: questa collaborazione proseguirà con il coinvolgimento di tutti gli attori che vorranno dare il proprio contributo nella fase di confronto che avverrà nella forma di un ciclo d’incontri nelle prossime settimane. San Benedetto è una delle poche città nelle Marche a dotarsi di un PUMS: siamo dei pionieri e questo è per noi motivo di orgoglio. Quella del PUMS è un’intuizione che l’Amministrazione condivide dall’inizio del mandato e siamo certi che arriveremo all’obiettivo di dotare la nostra città di uno strumento così importante”.