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Comunità energetiche, dal Comune via libera per la ricerca di partner

Nella giornata di martedì 11 ottobre è stata presentata alla stampa l’iniziativa dell’Amministrazione comunale per la realizzazione della prima Comunità Energetica Rinnovabile – CER sul territorio cittadino.
Le CER sono uno strumento di promozione entrato nel panorama italiano nel 2021 con lo scopo di promuovere forme di associazione tra Pubblica Amministrazione e privati finalizzate alla realizzazione di reti di produzione e condivisione di energia da fonti rinnovabili.
I principali vantaggi di questo tipo di infrastruttura sono due: la produzione di energia pulita, a chilometro zero, disponibile per l’autoconsumo da parte di tutti gli utenti presenti all’interno della CER, e il sostegno all’alimentazione della rete elettrica nazionale.
A oggi, il Gestore dei Servizi Energetici – GSE, l’ente pubblico nazionale che promuove e incentiva lo sviluppo di reti di produzione di energia tramite l’uso di fonti rinnovabili, offre un incentivo economico alle aree che si costituiscono come CER pari a 110 € per megawatt all’ora: il quantitativo di energia prodotto in questa maniera dà quindi luogo all’accumulo di risorse economiche che poi possono essere ridistribuite tra il gestore dell’impianto e i fruitori della CER, nella forma di sconti in bolletta o altre agevolazioni economiche.
Oltre ai benefici immediati per i soggetti partecipanti, le CER sono anche strumenti fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi indicati nel Piano dell’Unione Europea per il Clima e l’Energia 2030, tra cui la riduzione del 40% delle emissioni di gas serra, l’aumento di almeno il 32,5% di energia prodotta da fonti rinnovabili e un aumento di pari proporzione dell’efficienza energetica degli impianti.
Con un atto di Giunta, l’Amministrazione comunale ha dato il via all’iter per la ricerca di uno o più partner che compartecipino alla gestione dell’impianto e avviato gli studi di settore propedeutici alla realizzazione di una CER sul territorio comunale. Nei prossimi mesi saranno quindi svolte le indagini necessarie a individuare i modelli associativi più appropriati per la cogestione dell’impianto e le valutazioni di fattibilità, dei costi e l’individuazione dei siti cittadini dove realizzare l’infrastruttura.
“La realizzazione della prima CER a San Benedetto – ha detto l’assessore al patrimonio Domenico Pellei presentando l’iniziativa – rappresenta una pietra miliare nel percorso di sviluppo di una città green e smart, in linea con i nuovi obiettivi condivisi con l’Unione Europea di efficientamento energetico e svolta verde nella produzione di energia. San Benedetto sarebbe la prima città di una certa grandezza a costituire una CER, che fino a oggi è stato strumento per lo più impiegato in piccole realtà: questo primo progetto pilota ci permetterà di comprendere i meccanismi gestionali in vista di un ampliamento o di una riproposizione del progetto in un’altra area della città. La CER – ha continuato Pellei – oltre ad una valenza ambientale è portatrice anche di benefici sociali: per gli utenti che partecipano a una CER (siano essi cittadini, associazioni, enti locali, …) il GSE infatti riconosce oggi un incentivo di 110 euro/MWh per l’energia condivisa oltre che il risparmio derivante dall’autoconsumo. La CER sarà quindi anche un valido strumento di lotta alla povertà energetica”..

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Ufficio Stampa del Comune di San Benedetto del Tronto

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