Mercoledì 6 agosto si è tenuta nella sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale – ADSP la prima seduta del tavolo tecnico dedicato al progetto della nuova vasca di colmata. L’incontro ha visto la partecipazione del personale tecnico dell’ADSP e del Comune di San Benedetto.
La riunione è stata luogo per il Comune di esporre le diverse problematiche relative alla realizzazione della cassa di colmata, alla luce dei documenti tecnici e, soprattutto, dei risultati della campagna di ascolto e sensibilizzazione svolta nei mesi scorsi, a partire dal Consiglio Comunale aperto tenutosi lo scorso maggio.
L’Amministrazione comunale ha infatti confermato la propria posizione, sottolineando l’imprescindibile necessità di operare una serie di interventi più ampia, volta alla rigenerazione di tutta l’area portuale e all’impostazione del suo sviluppo futuro in chiave sostenibile. È stato inoltre ribadita la natura strategica dell’area portuale come nuova centralità urbana della Città, alla luce anche della previsione di realizzare il terzo braccio del porto sambenedettese, che sarà destinato a funzioni legate alla pesca, alla cantieristica e al turismo.
Sono quindi state avviate le discussioni sulla necessità di procedere a una nuova pianificazione portuale che inquadri gli spazi della porzione a nord, oggi occupati dal mare, in una programmazione con tempistiche ragionevoli e sostenuta dallaricerca di finanziamenti adeguati perché la realizzazione delle opere.
“Abbiamo sottolineato la nostra opposizione alla realizzazione di una nuova vasca di colmata – ha detto il sindaco Antonio Spazzafumo – perché il nostro porto ha necessità di tutt’altro livello di interventi: non è pensabile una programmazione del futuro della nostra città e dell’area portuale, suo cuore pulsante, se ci si muove solo per interventi d’emergenza. Il porto di San Benedetto deve tornare a essere il punto di riferimento che è sempre stato, sia per la comunità sambenedettese che per il mare Adriatico”.
