Il Comune di San Benedetto del Tronto, rappresentato dall’assessore alle Pari Opportunità Lia Sebastiani, ha aderito al Protocollo d’intesa “Rete Donna”, promosso dalla Prefettura di Ascoli Piceno e firmato lo scorso 28 giugno da tutte le istituzioni territoriali della Provincia, dalle Forze dell’Ordine ad INPS e INAIL, e da numerosi partner privati.
Il documento serve a contrastare la diffusione di episodi di violenza di genere, e in particolare di violenza perpetrata da uomini ai danni delle donne, attraverso una serie di azioni concretamente attuate dalle istituzioni aderenti al Protocollo, a partire dalla promozione della cultura della legalità, del rispetto della persona e dei Diritti umani.
A livello locale, il Protocollo vincola le istituzioni a rafforzare i presidi di prevenzione e a porre in essere azioni di carattere sociale e sanitario per offrire immediato supporto, anche di carattere economico, alle donne in situazione di difficoltà.
Il Protocollo prevede inoltre una serie di azioni volte a orientare verso il lavoro le donne vittime di violenza di genere con l’obiettivo di sostenerne l’inserimento o il reinserimento nel mondo del lavoro e il conseguente raggiungimento dell’indipendenza economica.
Infine, il documento stabilisce la creazione di un modello di governance territoriale che monitori lo stato di attuazione del Protocollo “Rete Donna” e ne promuova le iniziative e attività.
“La sottoscrizione del Protocollo “Rete Donna” – ha detto l’assessore Lia Sebastiani – segna un momento di svolta per il nostro territorio. È un atto di responsabilità collettiva che risponde a un’urgenza sempre più evidente: contrastare con fermezza la violenza di genere che colpisce le donne nella loro libertà, nella loro sicurezza, nella loro dignità. Non bastano più parole, servono azioni strutturate e coordinate. Questo protocollo ci consente proprio questo: costruire una rete operativa che unisca le forze, valorizzi le competenze e metta al centro la prevenzione e il sostegno reale alle vittime”.
“Quest’amministrazione – ha continuato Sebastiani – è convinta che la parità di genere debba diventare una realtà vissuta e non solo affermata nei documenti. Per questo continueremo a promuovere progetti di sensibilizzazione nelle scuole, azioni di supporto psicologico e giuridico, percorsi di autonomia per le donne in uscita da situazioni di sopraffazione e abusi. La violenza maschile contro le donne non è un problema delle donne, ma della società tutta. E oggi, con questo protocollo, affermiamo che nessuna donna deve sentirsi sola, che ogni istituzione ha il dovere di esserci, e che insieme possiamo dare concretezza a questi impegni”.
