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San Benedetto ha celebrato la 79ª Festa della Repubblica

Questa mattina la città di San Benedetto del Tronto ha celebrato la nascita della Repubblica Italiana, avvenuta con il referendum istituzionale, indetto per il 2 giugno 1946, per determinare la forma di Governo a seguito della fine della seconda guerra mondiale. Quel giorno per la prima volta in Italia partecipavano anche le donne a una consultazione politica nazionale.

Ed è stata una donna, la dott.ssa Giuliana Filippello, magistrato del Tribunale di Ancona, a svolgere in un sala consiliare gremita di autorità civili e militari una riflessione sul tema “Ricordando il 2 giugno: i valori fondanti della Repubblica Italiana”.

Nella sua prolusione, la dott.ssa Filippello ha esordito sottolineando come, all’epoca del referendum che sancì la nascita della Repubblica, l’affluenza alle urne da parte degli Italiani fu massiccia, dato che, se paragonato all’affluenza media alle votazioni degli ultimi anni, fa molto riflettere su quanto oggi i cittadini si sentano i protagonisti della Democrazia.

Citando Piero Calamandrei, membro dell’Assemblea Costituente, il Magistrato ha ricordato ai presenti che seppure i principi della Costituzione sono ancora oggi attualissimi, questa “non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé” e abbisogna ancora oggi e più che mai dell’impegno e della partecipazione di tutti.

Ancora, Filippello ha aggiunto che lo spirito della Repubblica Italiana è uno spirito d’inclusione, non di esclusione, e che la strada perché i principi che ne ispirarono la fondazione siano sviluppati nella loro pienezza è ancora in corso e richiede l’apporto di ciascun cittadino.

La mattinata si era aperta con il saluto istituzionale del sindaco Antonio Spazzafumo: “Sognare vuol dire credere che si possa cambiare qualcosa in meglio – ha detto il Sindaco – . E nel 1946 i sogni principali dei giovani nel nostro paese erano di lasciarsi alle spalle la guerra e vivere in uno stato libero. Per perseguire quei sogni in tanti hanno combattuto, hanno tenuto accesa la speranza, molti sono morti. Tutto per dare a noi la possibilità di vivere in un Paese migliore. La fine della guerra, il referendum con cui scegliemmo la Repubblica e, da lì a due anni, l’adozione di una nuova Costituzione rappresentavano l’opportunità di svoltare rispetto al passato. Abbiamo bisogno di riscoprire le motivazioni che, nel 1946, portarono a votare milioni di italiani e italiane per fare una scelta che ha plasmato la storia dei successivi 79 anni. Questo sogno può essere rianimato soltanto ad una condizione: dare concretezza, ottenere risultati tangibili su temi che, di per sé stessi, sono capaci di ravvivare quel sogno dei nostri padri di quasi 80 anni fa”.

Al termine si è formato in piazza Bambini del Mondo il corteo di autorità e associazioni combattentistiche precedute dai gonfaloni e dal Concerto bandistico “Città di San Benedetto del Tronto” che ha attraversato il centro cittadino per dirigersi alla volta di largo Onorati. Lì il sindaco Antonio Spazzafumo, accompagnato dal deputato on. Giorgio Fede e dal Maggiore Francesco Tessitore dell’Arma dei Carabinieri, ha deposto delle corone d’alloro dinanzi ai monumenti ai Caduti della Grande Guerra e ai Caduti per la Libertà. Successivamente si è riformato il corteo che si è diretto nella sede dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia – ANMI dove è stata deposta la terza corona dinanzi al monumento che ricorda i caduti della Marina Italiana.

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