Dal 26 al 31 maggio una delegazione del Comune di San Benedetto del Tronto composta dal coordinatore generale del progetto ISOSPAM (Innovazione e SOstenibilità nel Settore della Pesca Artigianale in Manabí) Sergio Trevisani e da consulenti sulle tematiche delle strategie di sviluppo della pesca e del turismo svolgerà l’ultima missione di progetto (lo stesso infatti si concluderà nel mese di settembre 2025) nel distretto ecuadoriano di Manabí, specificamente nei territori di Cojimies, Canoa e Pedro Carbo.
Alla visita delle delegazione si aggiungeranno due funzionari dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – AICS (ente finanziatore del progetto), per visitare le strutture realizzate nel corso del progetto ISOSPAM per la lavorazione e la commercializzazione dei prodotti ittici e le attività poste in essere per la costruzione di un sistema economico circolare a livello locale come, ad esempio, l’impianto di estrazione di chitina dagli scarti di lavorazione dei gamberi e le politiche di ripristino e salvaguardia delle specie vegetali autoctone presenti nell’area.
Il progetto ISOSPAM è stato avviato nel mese di settembre 2021 e, nei quattro anni di progetto, ha fatto i conti con i cambiamenti socio-economici del territorio ecuadoriano, affrontando non poche difficoltà nell’adattarsi alle mutate condizioni politiche. Il Comune di San Benedetto ha avuto il ruolo di coordinatore del progetto ISOSPAM, guidando partner privati e pubblici in Ecuador e partner di ricerca italiani, nella programmazione e realizzazione delle varie attività. In particolare, San Benedetto ha avuto un ruolo preminente nella redazione dei documenti strategici e nella formazione del personale locale impiegato nella pesca.
“Il Comune di San Benedetto ha investito molto in termini di impegno e di sforzi nel progetto ISOSPAM – ha detto l’assessore alla Pesca Laura Camaioni – perché convinto della bontà dell’iniziativa e dell’importanza di tramandare e condividere l’esperienza maturata nei decenni dai nostri pescatori e dal settore ittico. Ora la nostra speranza è che, grazie a questa iniziativa, il distretto di Manabí trovi la propria strada per affermarsi a livello economico e conquistare la stabilità sociale per cui tanto i suoi rappresentanti hanno lavorato e di cui hanno bisogno”.