Il 17 dicembre grazie alla segnalazione di alcuni cittadini che hanno allertato
l’ispettore ambientale, sono stati rinvenuti nei bidoni dell’isola ecologica di via Tiepolo decine di sacchi neri di grandi dimensioni pieni di rifiuti indifferenziati da smaltire in discarica.
Dopo una breve ispezione del contenuto dei sacchi contenenti rifiuti speciali non
pericolosi di natura edile, l’ispettore ambientale è riuscito a risalire al responsabile dell’infrazione e ha proceduto ad elevare la sanzione corrispondente che, oltre alla componente pecuniaria, comprende anche l’obbligo alla rimozione e al corretto smaltimento dei rifiuti abbandonati.
Si ricorda che l’ingresso e il conferimento all’isola ecologica è consentito solo per
rifiuti urbani prodotti sia alle utenze domestiche (privati cittadini) che alle utenze non
domestiche che versano la TARI al Comune di San Benedetto del Tronto (aziende, attività
commerciali, attività artigianali, ecc.).
Ogni rifiuto prodotto in attività di ristrutturazione o lavori edili da parte di soggetti
professionali sono rifiuti speciali che non possono essere conferiti nei
cassonetti o nel circuito in quanto la loro raccolta e lo smaltimento deve essere
fatta assolutamente a carico e a spese della ditta edile che li ha prodotti. È possibile avvalersi di ditte specializzate e iscritte all’Albo Nazionale dei
Gestori Ambientali.
Continua quindi con costanza l’operato dell’ispettore ambientale, figura fortemente
voluta dall’Amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto e gestita in
collaborazione con PicenAmbiente s.p.a., con controlli sul corretto conferimento dei rifiuti e sul rispetto degli orari di conferimento.
L’operato di questa figura è fondamentale per migliorare il decoro urbano nelle diverse zone
cittadine e ridurre i conferimenti in discarica di rifiuti a spese della TARI e
quindi dei cittadini, soprattutto con l’approssimarsi delle feste invernali, periodo in cui si registra un notevole aumento dei rifiuti urbani, in particolare carta e cartone (+10%), plastica e vetro (tra il 5% ed il 10%) che porta molti all’errato conferimento di rifiuti differenziabili nel sacco e nel cassonetto dell’indifferenziata.
