Si è tenuta nella mattinata di sabato 12 ottobre la Cerimonia di conferimento del Gran Pavese Rossoblù 2024. L’onorificenza, che ogni anno viene attribuita a personalità e realtà del mondo associativo che si sono distinte nel dare lustro alla città di San Benedetto, quest’anno è stata conferita a quattro cittadini, a una famiglia e a un’associazione.
La cerimonia, presieduta dal sindaco Antonio Spazzafumo alla presenza dei membri della Commissione Gran Pavese, e delle autorità civili e militari, è stata come ogni anno un’occasione di condivisione con tutta la comunità cittadina. In molti hanno infatto deciso di unirsi alla celebrazione, affollando gli spazi della sala consiliare del Municipio cittadino e portare il proprio saluto e omaggio ai premiati di quest’anno:
- Pasquale Bergamaschi, apprezzato musicista prima, valente giornalista poi, è testimone lucido delle vicende politiche e sociali della città degli ultimi decenni. Ha messo al servizio della comunità sambenedettese le sue doti di competenza e capacità comunicativa non tirandosi mai indietro quando si è trattato di esortarla a guardare con coraggio al futuro.
- Rossella Frollà, per i notevoli traguardi raggiunti nella letteratura e nella poesia con riconoscimenti plurimi in campo nazionale che recano lustro alla nostra comunità. Va altresì sottolineato il prezioso lavoro in precedenza svolto nel campo delle politiche sociali cittadine con la realizzazione di progetti pionieristici per una città a misura dei più piccoli.
- Mario Palanca, stimato funzionario comunale e uomo di sport, per lavoro e per passione ha da un lato assicurato la riuscita dei soggiorni montani per gli anziani dall’altro ha accompagnato la crescita della pratica sportiva cittadina promuovendo manifestazioni tese a valorizzare le eccellenze cittadine nelle diverse discipline. Ha dedicato anni al calcio giovanile accompagnando tanti ragazzi verso la costruzione di un futuro sportivo e umano.
- Nicola Spina, uomo di mare sin dalla più giovane età, dopo una lunghissima esperienza di comando durante la grande stagione della pesca oceanica, ha saputo utilizzare il grande patrimonio di conoscenze acquisito prima avviando una fase nuova nel mondo della cooperazione e della commercializzazione del pescato, poi mettendosi al servizio della gente di mare bisognosa di un supporto per veder riconosciuti i propri diritti.
- La famiglia Maggioni, Sambenedettese di adozione, per decenni punto di riferimento per l’economia cittadina e fonte di sostentamento per tante famiglie, perché ha saputo non solo integrarsi perfettamente nel tessuto sociale cittadino ma anche per aver avuto all’epoca il merito di interpretare al meglio quella responsabilità sociale d’impresa che oggi costituisce un valore imprescindibile per ogni azienda.
- L’associazione di promozione sociale SordaPicena, per l’opera di supporto che offre da decenni alle persone sorde sostenendone il percorso che porta a un loro pieno inserimento della comunità valorizzandone le grandi risorse umane e le notevoli capacità professionali. Splendido esempio di organizzazione di volontariato, costituisce presenza preziosa e insostituibile nel panorama dei servizi alla persona della Città.
Per motivi di salute, Pasquale Bergamaschi non ha potuto presenziare alla cerimonia, ma è stato comunque raggiunto per la consegna del riconoscimento dal sindaco Spazzafumo nei giorni scorsi e ha per l’occasione registrato un videomessaggio che è stato diffuso nel corso della cerimonia.
I premiati hanno condiviso parola di gratitudine verso la Città che, tramite l’opera di valutazione della Commissione, ha scelto di attribuire loro un riconoscimento che sancisce il successo dell’operato di ciascuno di loro, cogliendo l’occasione per esprimere il proprio affetto e raccontare il legame con San Benedetto del Tronto.
Nel corso della cerimonia, è intervenuto per un saluto anche Pietro Romani, rappresentante della delegazione di Viareggio, città gemellata con San Benedetto del Tronto, che come da tradizione ha partecipato alla cerimonia e prenderà parte ai festeggiamenti in onore di San Benedetto Martire.
“La cerimonia di consegna del Gran Pavese Rossoblù – ha detto il sindaco Antonio Spazzafumo nell’introduzione alla cerimonia – è uno dei momenti più rilevanti delle celebrazioni in onore del patrono San Benedetto. È un’onorificenza che ci ricorda quante persone capaci abbiano speso tanta parte della loro vita per il bene e il progresso di questa comunità e ci accomuna sotto il segno della tradizione: una tradizione che tuttavia non è chiusura e separatezza dagli altri, ma riconoscibilità di una storia e di un popolo, aperto al dialogo e alle contaminazioni”.
“L’apertura agli altri – ha continuato il Sindaco – è anche la caratteristica che contraddistingue le persone che quest’anno ricevono il Gran Pavese Rossoblù: ciascuno nel proprio ruolo, si è aperto al prossimo, mettendo in campo le proprie abilità specifiche, e ha così contribuito alla crescita e allo sviluppo del benessere della collettività sambenedettese.”.