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Festival dell’Arte sul Mare, l’8 giugno aprirà la mostra sull’astrattismo magico di Difilippo

Sarà la mostra di Domenico Difilippo, fondatore della corrente artistica dell’astrattismo magico, ad aprire il 28º Festival dell’Arte sul Mare il prossimo 8 giugno.

L’allestimento alla Palazzina Azzurra, intitolato “Domenico Difilippo: astrattismo magico 33 anni dopo”, raccoglierà le opere della prima esperienza del maestro emiliano, quelle legate appunto alla fondazione del movimento, avvenuto ad opera di Difilippo 33 anni or sono, con la firma del manifesto di Brema (Germania). Oltre a queste, la mostra proporrà ai visitatori la produzione dell’artista che dal 2003 lo ha condotto a evolvere il suo astrattismo magico, spingendosi a sperimentare una tecnica pittorica diversa, senza l’uso dei pennelli, e a prediligere l’esperienza plastica della materia.

Domenico Difilippo è nato nel 1946 a Finale Emilia, in provincia di Modena. Dopo gli studi di architettura e quelli di decorazione ha frequentato l’Accademia delle Belle Arti di Firenze. Giovanissimo, negli anni ‘60 si è accostato al mondo artistico milanese di Roberto Crippa, Enrico Baj e Gianni Dova e successivamente negli anni Settanta ha condiviso il neosurrealismo storico modenese. Poi, dopo un lungo soggiorno a Parigi, si è orientato verso la pittura onirica.

Nel 1991 a Brema pubblica il manifesto dell’astrattismo magico, accompagnato da una mostra personale censita ampiamente dai media tedeschi e accolta successivamente in anteprima per l’Italia a Palazzo dei Diamanti, a Ferrara. Attivo anche nel campo accademico, è stato docente nelle Accademie delle Belle Arti di Firenze, Sassari, Venezia, Carrara, Milano e Bologna dove è stato Vicedirettore e titolare della cattedra di Cromatologia.

Intensa la sua attività espositiva con oltre settanta mostre personali nelle maggiori città italiane ed estere: Parigi, Londra, Lilienthal, Brema, Norimberga, Lussemburgo, Saragozza, Zagabria, New York e San Francisco. In Italia, prima con l’astrattismo magico negli anni novanta e poi con le mostre tematiche, ha esposto con installazioni all’interno di gioielli dell’architettura medievale e rinascimentale. A coronamento del suo percorso artistico, nel 2019 ha ricevuto il Premio Internazionale “De Agrò” alla carriera quale “artista di chiara fama” nella città di Troina, in Sicilia.

Una vasta documentazione letteraria accompagna il suo percorso artistico, seguito dai più grandi critici del ‘Novecento’900 e da un gruppo di storici impegnati ancora oggi, nel terzo millennio, a codificare le linee espressive della sua lunga ricerca nel campo pittorico e in quello scultoreo.

Come operatore culturale ha realizzato importanti rassegne, con relative pubblicazioni, alcune delle quali ormai storicizzate. Dal 1980 al 2004 ha ricoperto l’incarico di direttore artistico della biennale “Aldo Roncaglia” e della Galleria Civica d’Arte Moderna di San Felice sul Panaro. Per quest’ultima ha realizzato, tramite donazioni da lui stesso sollecitate, un’importante raccolta d’arte contemporanea permanente, afferente al periodo che va dalla seconda metà del ‘900 italiano ad oggi, con significative presenze di noti maestri e artisti emergenti. Si è inoltre speso per realizzare mostre e pubblicazioni per i suoi allievi dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.

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