Nella mattinata di sabato 10 febbraio si è tenuta nel parco “Cerboni” la cerimonia di commemorazione di Giovanni Palatucci, ex Questore di Fiume e Medaglia d’oro al merito civile, che negli anni della Seconda Guerra Mondiale si adoperò, nonostante le leggi razziali, per aiutare numerosi ebrei italiani e stranieri a sottrarsi ai rastrellamenti da parte delle forze nazifasciste, finendo arrestato e deportato al campo di sterminio di Dachau, dove morì nel 1945.
Dinanzi alla targa in ricordo del Questore di Fiume e del suo sacrificio per permettere alla popolazione ebraica di sottrarsi alla deportazione, hanno reso omaggio alla memoria di Palatucci il presidente del Consiglio comunale Eldo Fanini, il prefetto Sante Copponi, il questore Giuseppe Simonelli, il vescovo Carlo Bresciani e le delegazioni di rappresentanza delle Forze dell’Ordine (dalla Polizia Municipale alla Polizia di Stato, dall’Arma dei Carabinieri alla Capitaneria di Porto, dalla Guardia di Finanza ai Vigili del Fuoco).
Come è tradizione, nel corso della cerimonia sono stati ripercorsi i punti salienti della carriera di Palatucci ed è stato depositato un omaggio floreale dinanzi alla targa commemorativa, collocata dinanzi ad una pianta di ulivo. Il vescovo Bresciani ha quindi impartito la benedizione, a conclusione della celebrazione.
“Giuseppe Palatucci ha sacrificato la sua vita per combattere le leggi razziali – ha detto il presidente Fanini nel suo intervento -. Da uomo di Stato si è speso per difendere il diritto alla vita. Questa targa con la quale siamo fieri di commemorare la sua vita e le sue scelte, sia una luce per i giovani e fornisca loro un esempio da seguire alla ricerca di un cammino per un futuro migliore”.
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