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Lotta al punteruolo rosso, San Benedetto in prima linea nella difesa delle palme

Il Comune di San Benedetto del Tronto è da anni in prima fila nella lotta al “Rhynchophorus Ferrugineus”, parassita delle palme comunemente noto come “punteruolo rosso”, con l’obiettivo di difendere e conservare l’inestimabile patrimonio vegetale costituito dai palmizi presenti nelle aree pubbliche e nelle alberate stradali della città.
La lotta a questo parassita particolarmente resistente si sostanzia in un monitoraggio continuo del patrimonio arboreo e con la esecuzione di cicli di trattamenti con prodotti biologici e fitosanitari, d’intesa e secondo protocolli del Servizio Fitosanitario Regionale dell’Agenzia regionale per i Servizi nel Settore Agroalimentare delle Marche – ASSAM.
Queste operazioni riguardano tutte le palme della città, incluse alcune zone verdi della città che sono state inserite dalla Giunta regionale tra le aree di particolare interesse botanico e paesaggistico, come quella di viale Buozzi, di piazza Giorgini, di via Pasqualetti, indicate come “Formazioni Vegetali Monumentali delle Marche”.
Proprio per la tutela di zone come queste, il Servizio Aree Verdi ha disposto di integrare il lavoro che viene svolto con costanza dagli operatori comunali con interventi e trattamenti effettuati da ditte private, a ulteriore tutela dell’ornato pubblico.
Tuttavia, la lotta a parassiti come il punteruolo rosso non è priva di controindicazioni: lo scorso anno alcune delle licenze per l’impiego nei trattamenti, Chlorpyrifos e Fosmet, non sono state rinnovate a livello comunitario a causa degli effetti negativi prodotti sugli insetti impollinatori e sono state sostituite con prodotti biologici a base di piretro naturale, trattamenti a base di nematodi entomopatogeni ( Steinernema Carpocapsae), trattamenti endoterapici e altri prodotti, tutti di origine naturale e con minore impatto su quelli che sono considerati “insetti utili”.
Il Servizio Aree Verdi del Comune a oggi esegue pertanto cicli di trattamenti su circa 1.000 palme con prodotti a base di piretro e, al contempo, sta verificando anche l’efficacia di altri metodi di lotta come l’endoterapia. In tal senso dallo scorso anno è stato affidato l’incarico a un’azienda specializzata per l’esecuzione di interventi endoterapici su circa 200 palme del centro urbano, così come l’impiego su aree a campione di prodotti biodinamici frutto di recenti ricerche nella lotta al parassita.
“L’inserimento delle nostre palme tra le formazioni vegetali monumentali – ha detto l’assessore all’Ambiente Capriotti – è un onore che sottintende un dovere importante: quello di proteggerle e conservarle nella miglior forma possibile. La lotta ai parassiti, in particolare al punteruolo rosso, è impegnativa e richiede grande costanza. L’Amministrazione comunale, avendo fatto della tutela ambientale una priorità assoluta del suo mandato, è impegnata in prima linea nel fare in modo che le nostre palme, simbolo della Riviera, ricevano le cure necessarie. Siamo una delle poche realtà urbane che è riuscita a porre un freno alla devastazione portata dal punteruolo rosso, pur pagando un prezzo in alberi tagliati, e di questo desidero ringraziare in maniera sentita il personale dei servizi coinvolti nell’opera di salvaguardia del nostro verde”.

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Ufficio Stampa
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Ufficio Stampa del Comune di San Benedetto del Tronto

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